La provincia di Ragusa occupa il lembo sud est della Sicilia, si affaccia sul mar Mediterraneo. A guardarla su una cartina geografica è facile notare come gran parte del territorio si trova più a sud di Tunisi.

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Una lunga ed intensa storia ha reso questo luogo unico e ricco di siti archeologici. Siculi, Fenici, Greci, Romani, popolazioni nordiche, Arabi, Normanni, Aragonesi e Francesi hanno abitato questa terra lasciando un ricco patrimonio di storia, arte e cultura.

Il terremoto del 1693 e il barocco

L’attuale geografia dell’area iblea risale al Medioevo ma sarà il terribile terremoto del 1693 a fissare l’assetto urbanistico delle città ragusane. Il sisma, considerato il più forte mai registrato in Italia, distrusse molte città del sud est siciliano, tra queste Ragusa, Modica, Scicli e Ispica. La popolazione fu più che dimezzata, ma nonostante il doloroso disastro dalle macerie rinacquero incantevoli città che rappresentano il culmine e l’ultima fioritura del barocco europeo.

Alcune città furono ricostruite sulle macerie, altre trovarono una nuova collocazione lontano dal loro nucleo originario. In tutte fiorì il meraviglioso tardo barocco che oggi caratterizza tutto il Val di Noto. Nel 2002 l’Unesco ha riconosciuto il valore artistico, architettonico e identitario di questa incredibile ricostruzione tanto da inserire otto città del Val di Noto tra i patrimoni dell’umanità, tra queste Ragusa, Modica e Scicli.

Passeggiare per i centri urbani sarà una costante sorpresa; Splendide chiese svettano in ampie piazze e in vicoli nascosti, maestosi palazzi barocchi si affacciano sulle strade con i loro fantastici mascheroni, disordinati quartieri scolpiti nella pietra ci riportano in atmosfere sognanti e senza tempo.

La provincia di Ragusa è la più a sud della Sicilia, confina con le provincie di Siracusa, Catania e Caltanissetta. Conta quasi 320mila abitanti distribuiti in 13 comuni: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria.

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Attività economiche e prodotti tipici

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Agricoltura e allevamento sono tradizionalmente i settori economici più importanti. La coltivazione in serra è quella più rilevante, occupa soprattutto la fascia costiera e la piana di Vittoria. Si coltivano soprattutto pomodori, zucchine, melanzane e fiori. L’allevamento di bovini, soprattutto da latte, rende questo territorio leader in Sicilia per quanto riguarda la produzione di latte e formaggi. Eccelle il Caciocavallo Ragusano DOP, formaggio di latte vaccino prodotto da mucche che pascolano nell’altopiano ibleo.

Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente il settore turistico, soprattutto grazie al riconoscimento del barocco siciliano Patrimonio dell’Umanità e all’effetto Montalbano.