Il 2020 a Vigata: 2 episodi e 1 film in arrivo

Come sarà il 2020 a Vigata? Le premesse sono ottime: ci aspettano due nuovi episodi de Il commissario Montalbano e un film tratto da La concessione del telefono, uno dei romanzi più amati di Andrea Camilleri.

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Il 2019 è stato un anno di grandi successi e gravi perdite. Se da un lato le due puntate de Il commissario Montalbano hanno superato i 10 milioni d’ascolti e La stagione della caccia è stato un successo, dall’altro la scomparsa di Andrea Camilleri e di Andrea Sironi ci ha addolorati.

Per un anno chiuso mestamente c’è un 2020 che prometto bene! La rete di protezione e Salvo amato, Livia mia sono i titoli dei 2 episodi della quattordicesima stagione che vedremo su Rai 1 a partire dal 9 marzo con anteprima al cinema per Salvo amato, Livia mia (dal 24 al 26 febbraio). Confermato tutto il cast con una importante novità: la regia delle nuove puntate è firmata da Luca Zingaretti che ha vestito i panni del protagonista e del regista per sostituire il grande Sironi.

I nuovi episodi in onda il 9, 16 marzo 2020

La rete di protezione
Con La rete di protezione ci ritroveremo in una Vigata in subbuglio per le riprese di una fiction ambientata nel 1950. In mezzo a questo circo equestre Montalbano deve svelare un doppio mistero tra filmati d’epoca e social network!

Salvo amato, Livia mia
Questo episodio è basato su un racconto pubblicato nella raccolta Gli arancini di Montalbano. Montalbano lavorerà da lontano per risolvere il mistero dell’omicidio di una cara amica di Livia. Tra i protagonisti la lunga storia d’amore tra Salvo e Livia.

La serie tv iniziata nel 1999 è stata girata ancora una volta nel sud est siciliano. Riconosceremo le strade e i monumenti di Scicli, Punta Secca, Modica, Ragusa, Ispica e altre località nei dintorni.

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La concessione del telefono prima al cinema e poi in tv

Lunedì 23 marzo, 21:25 su Rai Uno

Dopo La mossa del cavallo e La stagione della caccia, un altro romanzo storico di Andrea Camilleri diventa un film. Confermato alla regia Roan Johnson (che abbiamo amato alla regia di La stagione della caccia) che ha guidato un cast eccellente con Alessio Vassallo, Fabrizio Bentivoglio e Corrado Guzzanti. Come per le indagini di Montalbano la produzione è della Palomar di Carlo degli Esposti.

È un libro molto più ironico e molto meno drammatico rispetto a La stagione della caccia, ma non risparmia stilettate contro la scemenza di piccoli uomini e contro l’ottusità del grande stato, Roan Johnson.

La concessione del telefono è ambientato negli ultimi anni dell’Ottocento ed è il libro a cui era più legato Camilleri. Lo scrittore siciliano ambienta la storia tra Palermo, Montelusa e Vigata, scrive il romanzo dopo aver trovato tra le vecchie carte di casa un decreto ministeriale per la concessione di una linea telefonica che restituisce un quadro di assurda burocrazia e potere ottuso. La storia è un capolavoro d’ironia e un saggio sull’idiozia umana che dimostra come una piccola palla di neve possa diventare una valanga!

Mentre guarderemo le gesta di Filippo Genuardi, Don Lollò e Sasà riconosceremo piazza Fonte Diana di Comiso, lo splendido Castello di Donnafugata, il magnifico Loggiato del Sinatra a Ispica, la stupenda via Francesco Mormino Penna a Scicli e altri bellissime località siciliane. Alcune scene sono state girate a Palermo: vedremo la Fontana della vergogna di piazza Pretoria, la chiesa di Santa Caterina e palazzo Bonocore.